Dalla favola alla fantasia

aurora-di-la-bella-addormentata-nel-boscoOggi il google doodle ci ricorda Charles Perrault, scrittore parigino del 1600 che non si limitò a scrivere favole, ma come sempre nella favola si riesce a nascondere il messaggio più importante che la sensibilità può cogliere dall’esistenza.
Ho letto qualche volta  parlare di favole antiche e moderne, tracciando una diversità nei messaggi o nella struttura del racconto. Sicuramente le favole hanno una sorta di “tracciabilità” culturale, significativa perchè bagnata di quei messaggi, pensieri, abitudini che sono parte della vita quotidiana. Oggi siamo aperti multidimensionalità, merito della comunicazione globale che ci porta ad essere quasi trasversali; oggi la fantasia, per quanto se ne dica, è espressa con maggior vigore e diffusione. I sistemi (con questo intendo l’oligarchia che tenta il governo dei popoli) cercano di portare avanti “artisti” compiacenti i loro dettami ma il risultato non è sempre scontato. La fantasia governa il mondo molto più che in passato: mai come adesso per ogni uomo è tempo di favole per nutrire sempre più la fantasia e trovare il coraggio di confondere quei pensieri colorati con una realtà finta, destinata a trasformarsi, evaporando sotto i raggi di un Sole nuovo.

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