Quando il silenzio parla ascoltalo perchè grande è il suo sapere.
Una raccolta di racconti che ti faranno entrare in un mondo magico fermando ogni istante in emozioni che non dimenticherai. Questo libro è dedicato all’inverno quando ogni seme cade nella terra e attende il tempo in cui potrà germogliare nutrendosi di sogni e di speranza.
Formato digitale (EPUB)
Recensione di Miriam Mastrovito
Zen è un termine che rimanda all’immagine di linee essenziali, a forme e valori che l’uomo moderno spesso smarrisce nell’eccesso di materialità che ne contraddistingue l’esistenza.
È con questa premessa che Giuseppina Bruno introduce una delle sue raccolte di racconti riconducibili alla succitata filosofia orientale, una premessa chiara e concisa che ci fornisce subito un’idea di quel che possiamo aspettarci avventurandoci nella sua opera.
Piccoli sorsi di saggezza vestiti con abiti da fiaba, personalmente oserei definire così i suoi testi perché somigliano a delle favole dolcissime, di quelle che racconteremmo volentieri ai nostri bambini, eppure sono molto di più. Sono storie semplici, prive di artifici, tessute appunto con pochi ed essenziali fili che però hanno il potere di stringersi intorno al cuore, finanche di penetrare nel profondo della nostra anima alla ricerca di un senso che guidi il nostro vivere.
Poche frasi introducono i racconti richiamando la nostra attenzione su alcuni concetti o atteggiamenti che possono facilitare il percorso di ricerca e agevolare il raggiungimento di un equilibrio che tenga insieme uomo e creato.
Ascolto, spirito di osservazione, umiltà, amore autentico, rispetto per la vita, attenzione anche alle piccole cose sono alcuni di quei valori smarriti, summenzionati, e che qui riconquistano un ruolo di centralità.
Alle premesse seguono le storie vere e proprie che si offrono al lettore come una sorta di drammatizzazione dei concetti precedentemente esposti, una traduzione in pratica di quanto esplicitato nella teoria. La narrazione a questo punto si colora di sfumature fantasiose, a tratti surreali, acquisendo quasi i contorni della favola. Sono guerrieri, Maestri, Spiriti, elementi naturali a prendere la parola, ad agire, a guidarci lungo un percorso di rinnovamento e di crescita spirituale.
Centrale è sempre il rapporto tra uomo e natura. Quest’ultima con i suoi cicli stagionali, la sua forza, la sua magnificenza, la sua capacità di tenere in equilibrio gli opposti, si offre all’essere umano come uno specchio capace di riflettere la sua stessa anima. Osservandola, egli può imparare molto su se stesso.
Le due raccolte Dentro un fiocco di neve e Come un petalo, sono appunto dedicate all’avvicendarsi delle stagioni. La prima, ispirata all’inverno, simboleggiato già nel titolo da un fiocco di neve, traccia un percorso alla ricerca del senso della morte, intesa non necessariamente come fine, ma come imprescindibile momento di passaggio che prelude alla rinascita.
È, infatti, sotto il manto di neve che soffoca le piante fiorite durante la bella stagione che si preparano i germogli nuovi.
Le Anime compiono dei viaggi infiniti, nessuno può sapere
come capita, un giorno iniziano e un giorno continuano. […]Quando questo succede, piovono semi di fiori in quelle terre che erano state credute aride e una nuova Speranza attrae l’esistenza verso la Vita.
Vale la pena sottolineare che in questo processo l’Amore svolge un ruolo cruciale. L’Amore è il sentimento che alimenta la vita e dischiude le porte sull’eterno.
Dentro di noi non muore mai chi abbiamo amato davvero.
La seconda raccolta, Come un petalo, si ispira invece alla primavera riprendendo ed enfatizzando proprio il concetto di rinascita. La vita è movimento, continua trasformazione e per questo non può prescindere dalla morte, ma da essa riparte per inaugurare sempre un nuovo ciclo.
Qualsiasi sia la forma, l’esistenza vuole trasformare e rinnovare. A volte, per fare questo, utilizza un moto violento che non può essere compreso ma che è necessario a riportare quell’armonia a cui aspira.
È una scrittura particolarissima quella che connota queste raccolte, in bilico tra prosa e poesia, scandita da un ritmo che costantemente richiama l’idea di una musica melodiosa. Le immagini a cui dà vita e voce rimandano, invece, alle meraviglie del creato e alla ricchezza che ciascuno può ritrovare dentro se stesso, semplicemente aprendo il cuore o ponendosi in ascolto.
Una lettura leggera e profonda allo stesso tempo, trasmette un fortissima carica di energia positiva offrendosi a chi voglia accoglierla come un autentico balsamo per l’anima. Dono raro quanto prezioso di questi tempi!
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